Il futuro non esiste (ma quando arriva è troppo tardi)

Questo post è stato pubblicato per la prima volta sul forum-studi di UNASCA il 10/07/2015.

Gentili colleghi,

qualche mese fa avevo pubblicato il post:
Trasforma il tuo viaggio in una bella avventura!

..Ora, qual’è il modo per evitare che qualcuno si frapponga tra noi ed i nostri clienti?
1) Fare le barricate e incendiare i cassonetti
2) Creare noi il sistema di intermediazione occupando per primi lo spazio e bruciando l’opportunità agli altri.

Per restare sull’argomento vi segnalo questo articolo:
Hotel contro Booking & co: “Prenotate per telefono”
http://www.wired.it/economia/business/2015/07/02/hotel-contro-booking-co-prenotate-per-telefono/

Per i più pigri riassumo la questione:
L’associazione degli albergatori sta cercando di fermare Booking con una battaglia legale (un po’ come i taxisti con UBER).
Hanno anche inventato una campagna che si aggrappa al passato:
http://www.federalberghi.it/primopiano/primo_piano.aspx?IDEL=19

E lo stanno facendo pienamente consapevoli dell’incidenza raggiunta da queste piattaforme sul mercato italiano:

..senza il fondamentale sostegno di quelle piattaforme che sono ormai diventate, per ammissione degli stessi addetti ai lavori, il principale canale di prenotazione. Il 35% passa ormai dal duopolio Booking.com (73% del mercato italiano) ed Expedia (17,7%), il 14% è diretto e il 7,7% dalle agenzie.

Io non so chi abbia ragione (e non è questa la questione), c’è chi si schiera da una parte chi dall’altra. Riporto 2 commenti dei lettori di segno radicalmente opposto:

Il dinosauro depresso:

Booking è come il Racket….si è interposto tra venditore e acquirente…

La giovane realista:

Ma davvero pensiamo che l’unico motivo per cui un cliente sceglie di prenotare su booking o expedia sia il prezzo? Pensate non valga niente la comodità di avere un’app che con un click ti fa prenotare, ricevere informazioni di quello che si può fare nella destinazione prenotata, poter salvare i propri itinerari di viaggio sia acquistati che desiderati? ricevere mail che ti informano sulle promozioni delle destinazioni ricercate, essere premiati al superamento di un certo numero di prenotazioni ed accedere ad ulteriori facilitazioni, poter condividere le esperienze e le valutazioni di chi prima di me è CERTAMENTE andato presso la struttura? Pensiamo sul serio che i viaggiatori di oggi siano solo ed esclusivamente mossi dallo spendere meno e che il valore del loro tempo (vedo, scelgo, prenoto, ricevo immediatamente conferma con tutte le informazioni) non abbia nessun valore? Forse ci si dovrebbe chiedere che cosa spinge veramente i clienti a prenotare sulle OTA e cercare di lavorare meglio sul processo post acquisto e sulla fidelizzazione del cliente perché sia chiaro, che portare lo stesso volume di traffico sul nostro sito e prenotare direttamente sul nostro booking on line (per chi ne ha uno usabile) non è gratis…

Ormai sapete come la penso, federalbergi sta cercando di fermare il mare con le mani e lo sta facendo dopo che l’acqua gli è arrivata alle ginocchia.
Certamente non ha avuto la capacità di immaginare e creare un futuro diverso.

Pubblicato da

Roberto Pedrocchi

Anticipare il futuro non significa prevederlo. Significa analizzare le criticità del presente e pensare a possibili modi di risolverle; significa cogliere, senza pregiudizi, i segnali che vengono dal presente e capirne i possibili sviluppi. (Arnaldi, Poli, 2012; Poli, 2017)

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