Trasforma il tuo viaggio in una bella avventura!

Questo post è stato pubblicato per la prima volta sul forum-studi di UNASCA il 12/03/2015.

Gentili colleghi,

ho appena prenotato il mio viaggio per Roma, per partecipare all’Assemblea Sermetra. L’ho fatto attraverso Booking.com (ma forse non si può dire in quanto è pubblicità).

Comunque quello che volevo evidenziare, visibile nell’immagine sono questi aspetti:

L’intermediazione diventerà la regola
Che ci piaccia o meno, nasceranno sempre più società il cui lavoro è esclusivamente quello di intermediare un servizio mettendosi tra il consumatore e l’erogatore.
Caso ecclatante di questi giorni è Uber, mentre Booking intermedia la prenotazione degli alberghi, Uber l’utilizzo dei taxi.
Ma è presente in modo massiccio anche nelle assicurazioni.

Ora, qual’è il modo per evitare che qualcuno si frapponga tra noi ed i nostri clienti?
1) Fare le barricate e incendiare i cassonetti
2) Creare noi il sistema di intermediazione occupando per primi lo spazio e bruciando l’opportunità agli altri.
La seconda è più semplice e Sermetra può farlo.

I servizi sono una lunga avventura
Purtroppo, nel nostro piccolo, facciamo fatica a vendere allo stesso cliente più servizi.
L’unica opportunità che abbiamo è quello delle scadenze (ti avviso che ti scade la patente, quindi vieni da me a rinnovarla) e delle Email dei clienti (per pubblicizzare nuovi servizi).
Le avete le Email dei clienti? Vero?

Bene, con Booking la tua avventura non finisce mai perché lui sa dove sei stato, dove hai dormito, quanto hai speso e se ti è piaciuto.
In pratica, chi conosce le informazioni può farti, fra migliaia di offerte, l’unica che ti interessa.

Questo può farlo la singola agenzia?, certo che no.
Questo può farlo Sermetra? Certo che si! Attraverso il cloud, la condivisione dei nostri dati e naturalmente i social network.

In poco tempo saremo in grado di sapere che auto possiede Mario Rossi, con che compagnia è assicurato, come e dove paga il bollo auto, che patente ha, se usa la macchina per andare in vacanza, se ha figli che devono fare la patente .. ecc .. ecc ..

Ok però potremmo anche starcene alla finestra ad aspettare il prossimo ACIUber – ma forse anche questo non si può dire 😉

Pubblicato da

Roberto Pedrocchi

Anticipare il futuro non significa prevederlo. Significa analizzare le criticità del presente e pensare a possibili modi di risolverle; significa cogliere, senza pregiudizi, i segnali che vengono dal presente e capirne i possibili sviluppi. (Arnaldi, Poli, 2012; Poli, 2017)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *