Che ci azzecca Google con le assicurazioni?

Questo post è stato pubblicato per la prima volta sul forum-studi di UNASCA il 14/04/2015.

Gentili colleghi,

volevo porre alla vostra attenzione un interessante articolo sulle assicurazioni, o meglio, sulle interferenze di altri soggetti nel campo delle assicurazioni.
In particolare viene trattata l’esperienza di Google nella comparazione delle tariffe assicurative dalla quale emergono alcuni interessanti punti di riflessione.

L’articolo completo è disponibile qui:
http://www.assinews.it/articolo.aspx?art_id=29344
ma per i più pigri ed i meno interessati riassumo di seguito i punti di rilievo:

La RC auto è il punto di partenza
“La RC auto è il punto di partenza e credo che sia stata la scelta migliore,” ha affermato Craig. “seguirà l’assicurazione per i proprietari di casa e gli affittuari e, in seguito, quella per le piccole aziende.

Per la nostra storia e per quello che siamo la scelta di Sermetra Assistance, di partire proprio dalla RC auto, appare la più ovvia. Ciò non toglie che anche i colossi che si occupano di ben altro lo considerano come primo indispensabile punto di partenza per potersi aprire ad altri ambiti.

Tra il COME e il CHI vince il COME
“I clienti hanno imparato a fidarsi del brand Google e a contare sulla sua esperienza nel fornire accesso immediato alle informazioni e nell’ottimizzare e semplificare i processi,” ha dichiarato Eric Gewirtzman, amministratore delegato di Bolt.
“L’ampia portata distributiva di Google lo rende un canale di distribuzione “naturalmente adatto”, benché sia piuttosto diverso da ciò a cui il settore è abituato.

Questo aspetto è stato anche affrontato dal presidente di Sermetra (Luca) nell’assemblea di sabato scorso. Il modo con il quale si vende il servizio (con Internet o con le app) sta diventando tanto determinante da mettere in secondo piano chi lo sta fornendo.
Google può vendere assicurazioni senza essere una compagnia di assicurazioni, Booking vende stanze d’albergo senza possedere un solo albergo e Aruba vende pratiche auto senza essere agenzia.

Irrilevanti per la nuova generazione
“Penso che gli agenti dovranno adattarsi ai moderni metodi di fare business o potrebbero diventare irrilevanti di fronte alle esigenze moderne dei clienti,” ha affermato Craig.
“La generazione del secondo millennio è il futuro e rappresenterà la principale categoria demografica di clienti assicurativi, quindi l’annuncio di Google è veramente rivoluzionario.”

L’accelerazione con la quale stanno avvenendo questi cambiamenti ci consiglia di muoversi velocemente (e farlo nella direzione giusta non guasta 😉

Pubblicato da

Roberto Pedrocchi

Anticipare il futuro non significa prevederlo. Significa analizzare le criticità del presente e pensare a possibili modi di risolverle; significa cogliere, senza pregiudizi, i segnali che vengono dal presente e capirne i possibili sviluppi. (Arnaldi, Poli, 2012; Poli, 2017)

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