Migrazione del gestionale: 3 errori da evitare per non trasformarlo in un disastro

Dal primo PC entrato nella mia agenzia (Olivetti M44) mi sono sempre occupato io della migrazione da un gestionale all’altro.
Da mia esperienza è una delle attività più impattanti nella tranquilla routine 😉 di un’agenzia e quella che si tende maggiormente a procrastinare.

Ma come tutte le cose, prima o poi vanno affrontate (e sconfitte), ma non prima di aver letto i 3 errori da evitare.

Primo errore: Utilizzare l’Olivetti M44
Ogni nuovo software viene sviluppato (scritto e testato) su PC moderni.
Non credete ai requisiti tecnici minimi, se volete risparmiarvi un disastro, insieme al vecchio software, abbandonate anche il vecchio PC.

Secondo errore: Installare il nuovo software e… e basta
La maggior parte delle software house ci permettono di installare il nuovo software per un periodo di prova gratuito (normalmente 30gg).
Quello che non devete fare è lasciarlo inutilizzato sul vostro PC. Purtroppo questo periodo di inattività non gli servirà per acclimatarsi ne tanto meno per imparare a lavorare da solo!
Stressate la software house affinché vi conceda un periodo di prova consistente, ma sfruttatelo adeguatamente!

Terzo errore: Prenotare la migrazione insieme al veglione di capodanno
Il mese di gennaio sembra essere l’unico mese adatto per cambiare il gestionale (subito dopo la dieta e l’iscrizione in palestra).
“Arriviamo fino a fine anno e poi cominciamo con quello nuovo!” Perché???
Se c’è un periodo dell’anno già ricco di scadenze e impegni è proprio fine anno. Non ha senso metterci un altro carico da novanta.
Scegliete un mese tranquillo dal punto di vista lavorativo, anzi il più tranquillo (mentre per il veglione non avete scelta 😉

Infine un piccolo aiuto musicale da ascoltare a palla per tutti i primi 15gg:

Pubblicato da

Roberto Pedrocchi

Anticipare il futuro non significa prevederlo. Significa analizzare le criticità del presente e pensare a possibili modi di risolverle; significa cogliere, senza pregiudizi, i segnali che vengono dal presente e capirne i possibili sviluppi. (Arnaldi, Poli, 2012; Poli, 2017)

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