Elezione del Presidente dell’ACI per il quadriennio 2017-2020

Questo post è stato pubblicato per la prima volta sul forum-studi di UNASCA il 29/09/2016.

Gentili colleghi, ho dato un’occhiata curiosa al programma del probabile nuovo (vecchio) presidente di ACI.

Premesso che un “programma” non è Vangelo ed è probabile pure che si tengano qualche asso nella manica, volevo fare un paio di considerazioni su quello che leggo.

1 Il PRA è l’architrave su cui necessariamente appoggiare l’intero sistema ACI
Qualche anno fa ACI avrebbe giurato e spergiurato che il PRA, per loro, è solo un servizio per la collettività e che c’erano mille ragioni per non chiuderlo (il personale, le agenzie brutte e cattive, le garanzie per il sistema) ma certamente che non era per salvare l’ACI.
Evidentemente ora hanno deciso che è inutile nascondere questa simmetria tra l’esistenza del PRA e dell’ACI.

2 La selezione delle delegazioni passa attraverso un percorso di affiancamento commerciale, formazione permanente e aggiornamento professionale
Non che in passato ACI si sia limitato a ricoprire un ruolo di polo telematico o franchising commerciale, ma questa “selezione” legata alla fruizione di eventi mi sembra una novità spiacevole (per le delegazioni).

3 L’utilizzo della tessera, fisica o virtuale, dovrà diventare un’abitudine costante del socio
La tessera virtuale strizza l’occhio ai modelli social, al giorno d’oggi è una via obbligata.
Mi spaventa un po’ il fatto che, già ora, molti soci ACI non sanno neppure di essere soci (oppure sono morti senza avvisare ACI). La tessera virtuale potrebbe aprire la porta ad una lievitazione innaturale di soci.

4 Candidare il socio ad una possibile condizione di “Socio per sempre”
Dopo la chiesa (con il matrimonio) probabilmente sono gli unici che ambiscono a tanto.

5 Rendere l’immagine più “friendly”. Fortificare la cultura del “Gruppo”. Il lavoratore deve comprendere di essere il primo testimonial del nostro marchio. Dobbiamo veicolare messaggi positivi sul mondo ACI
Ecco questi sono i motivi per i quali ACI (primo o poi) fallirà.
Il gruppo, l’appartenenza, i valori non possono essere solo chiacchiere o messaggi da spingere verso il socio.
Se i tuoi delegati sono solo clienti, se i tuoi soci non hanno ancora capito perché rinnovano la tessera, se l’automobilista non ha ancora capito se stai dalla sua parte o se vuoi solo salvare la baracca (il PRA), non avrai vita lunga.

Speriamo.

Pubblicato da

Roberto Pedrocchi

Anticipare il futuro non significa prevederlo. Significa analizzare le criticità del presente e pensare a possibili modi di risolverle; significa cogliere, senza pregiudizi, i segnali che vengono dal presente e capirne i possibili sviluppi. (Arnaldi, Poli, 2012; Poli, 2017)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *